Anteprima da Carbonara birra e partita. E, qui sotto, il gustoso video di Sergio Ramos che fa il guascone e si regala una solenne figura di merda.
È andata la seconda delle quattro. Come in ogni thriller che si rispetti, la successione degli eventi è un crescendo e ci teniamo i brividi più intensi per la fine, con la doppia sfida di Champions.
È andata la seconda delle quattro. Come in ogni thriller che si rispetti, la successione degli eventi è un crescendo e ci teniamo i brividi più intensi per la fine, con la doppia sfida di Champions.
Intanto, però, il primo titolo del finale di stagione ispanico se ne va e prende alloggio sulle bacheche del Madrid. Sì, quelle parecchio appesantite ma anche piuttosto polverose dei Bianchi, gli stessi che aspettano da parecchi anni la Coppa con le Orecchie che, d'altra parte, sarebbe la decima. Poco, dite? Figuratevi che, per un fenomeno analogo, anche la Copa del Rey girava al largo dal Bernabeu da un po' di giorni, qualcosa come diciotto anni.
E invece, sarà quello Speciale, sarà che Cristiano è un vincente, sarà che avere di fronte il Barça è francamente un'altra cosa. Fattostà che è la Casa Blanca a dare alloggio al simbolo reale, come sembra logico che debba essere. Eppure, niente di meno logico, se considerate che il gioco del Barcellona, non tanto e non solo per la manita ormai mitologica, veniva ritenuto di un altro mondo, incontenibile, favoritissimo prima del quadruplice Clasìco. E adesso che siamo a metà strada, il Real ha preparato il terreno come meglio non poteva sperare.
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