4 aprile 2011

Serie A... ah no, Napoli

Da Partita carbonara, l'aggiornamento che doveva essere sul weekend di A, con derby di Milano e tutto, ma mi sono fatto un po' prendere la mano da Cavani... rimediamo presto!


E in un attimo succede di tutto. Tutto quello che sei stato portato a credere per settimane si incrina e hai i tuoi bei problemi a fare i conti con il nuovo orizzonte. Questo campionato ci aveva abituato al tedio fin da settembre, perfino nelle domeniche più decisive aleggiavano delle spire scure e intorpidenti e – come? – proprio ora che Mademoiselle Primavera svela le coltri e solleva gli sbadigli mattutini mi alzate i bpm della Serie A? C'ho il cuore debole, io.
El Matador e il toro
A onor del vero, il primo colpevole di attentato cardiologico era stato il redattore del calendario del weekend: si incontravano Milan e Inter, Napoli e Lazio, Juventus e Roma, Catania e Palermo. Un po' pochino? Chiedetelo a chi stava al San Paolo ieri, con lo stomaco in rivolta prima per la fame e, poi, per lo sconquasso inscenato sul prato. Ci vorrebbe un quotidiano intero solo per il secondo tempo di Napoli contro Lazio, terza contro quinta, Cavani e Lavezzi contro Zarate e Mauri, Mazzarri – il nuovo condottiero – contro Reja – il vecchio eroe della rinascita partenopea. Ora, mi chiedono se ciò che ci ha mostrato il palco che per sempre sarà maradoniano può significare una bomba steroidea di convinzioni che facciano trottare l'Asinello verso lo Scudo. Difficile, davvero, da dire.
Io so per certo che se vi siete persi la gara dell'ora di pranzo siete degli sciagurati e solo Youtube può parzialmente redimere le vostre anime; ma, soprattutto, giurerei che De Laurentiis – col viso fanciullescamente tripudiante di fine partita – sta setacciando mari e terre, un sacco pieno di banconote in spalla, per scovare lo sceneggiatore che ha ideato un siffatto thriller.
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