1 marzo 2011

della dominazione - recensione su visioni carbonare

Anteprima della recensione apparsa sul mese di marzo de La Civetta [nel box sfogliabile l'intero numero] e, ora, su Visioni Carbonare.
Della dominazione è un testo del filosofo francese Michel Surya edito da casa di marrani per la traduzione e la cura di Marco Tabacchini e Silvia Uberti.


Di questo si tratta. Della dominazione. Chi la subisce, chi la possiede e assume, certo. Ma non sono, quelli sull’identità dei colpevoli, quesiti decisivi. Non il dominatore e nemmeno il dominio, bensì il loro esercitarsi è il di nella domanda fondamentale: di cosa si tratta nella democrazia contemporanea? Occorre resistere alla tentazione forse più attraente e certamente più feroce, nella sua fallacia: voler rincorrere a tutti i costi una soluzione additando e illudendosi di acchiappare il mostro della Storia. Ma il potere non si lascia ridurre in simili nominazioni; nemmeno in questione, poi, il riuscire a comprenderlo o a superarlo semplificandolo. Questi inviti sono, nella struttura della dominazione, il meccanismo supremo del suo alimentarsi: la pretesa di minacciarla e distruggerla è l’istanza primaria che muove chi, invece, brama di impossessarsene. E da questa pulsione, così costantemente incoraggiata e ancor più agevolmente premiata (ma mai, si badi bene, soddisfatta), altro non si genera che il reiterato instaurarsi della dominazione stessa che è già deleterio ritenere, solo per questo movimento, “nuova”. Per quanto essa si traduca nell’asportazione delle sue forme più accusate e perseguite, nessuna tendenza alla novità agita la dominazione. Piuttosto, l’atrofia della politica, la cancellazione del tempo che è categoria del cambiamento e, quindi, categoria politica se ce n’è una.
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