È il 9 marzo 1997. Un ragazzino manda intorno i suoi occhi piccoli e acuti e si sta chiedendo come festeggerà il suo sedicesimo compleanno, proprio domani. Poi sorride, mentre le note dell’inno nazionale riempiono l’aria e lui, guardando proprio lì accanto a sé, vede una fila di uomini in maglia verde, schierati su un prato verde anch’esso. Quando l’arbitro fischia e la folla fa sentire le sue grida entusiaste, quando la sfera di cuoio tocca per la prima volta il suo piede destro, Samuel Fils Eto’o capisce che miglior regalo di un esordio in nazionale non avrebbe potuto immaginarlo.
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