Altro appuntamento recensionaro da Visioni carbonare (e dal mensile La Civetta)... A Dio spiacendo di Shalom Auslander
What if God was one of us? E se Dio fosse uno di noi? Stai lì, ti guardi attorno e non sei il primo a dubitarne, né sarai l’ultimo.
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L'intenso sguardo di un geniale cazzone. E, a sinistra, l'autore del libro |
Un Dio relativo, del quale non sappiamo nulla e che ancora meno conosce di noi. Ti adoperi, ti affanni a rincorrerne le Leggi, perché sia sopita anche solo una stilla della colpa – viscosa e soffocante – con cui convivi da sempre. E Lui non poteva immaginare in quale ingestibile vicenda si stesse impelagando creando gli uomini: assolutamente incapaci di intendere la necessità naturale, sempre pronti a chiedere, a pregare, che è un rimedio splendido per addossarGli le responsabilità del Male più che del Bene – il secondo son bravi tutti a farlo –. Far girare l’universo dev’essere faccenda da garantire ben più di un’emicrania. Prima di tutto, procurare il numero previsto di morti: difficile essere simpatico, se sei quello che ammazza la gente, hai un bel dire che sei pure quello che la fa venire al mondo. Eccolo, che scende per le strade di cattivo umore, pistola in mano, a smaltire il lavoro accumulato.
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