13 marzo 2011

pallonari e giaccherini

Da partita carbonara, l'anteprima su venerdì e sabato della (poco) serie A.
E più sotto vi chicco pure con la meraviglia di Giaccherini!

l'Airone!
Quindi quindi... era giovedì mattina (o venerdì? Mi servirebbe un iPad) quando il CorSera mi sfacciava a pagina intera un'intervista a Giampaolo Pazzini. Ah, tra l'altro: in un box basso nella pagina opposta Alberto Costa doveva aver letto le nostre righe recenti, viste le tesi sulla modestia del Milan giocante e sull'atteggiamento societario post radiazione dalla Coppona; bravo Costa che propone delle idee non allineate (direi coraggioso, ma parliamo di pallone e in più lavora al Corriere da che io ricordi, quindi che mi rischia?). Ma si diceva del Pazzo.

Cioè, in realtà era lui a dire: proclami sulle dieci partite da vincere per poi fare i conti con i cugini, e via andare di complimenti ai compagni e felicitazioni indistinte. Però venerdì sera, poi, lui e i complimentati li ho ritrovati a Brescia. E in vantaggio, anche se non era stato il Pazzo a scegliere così ma quell'altro nove che, com'è come non è, son più le volte che lo vedi tirare una palla in porta che quelle che respira.
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