Identità, simbolo

Quando osserviamo i ritratti raccolti in
Volti della guerra. Le idee, gli uomini, la posa stiamo di fronte a dei disegni di visi realizzati per testimoniare, cioè conservare e tramandare. I ritratti, il fatto che ora stiano alla mercé dei nostri sguardi, che siano sopravvissuti per essere fisicamente sottoposti ai nostri occhi, sono testimoni del valore dei loro soggetti, del merito, da essi conseguito, che si garantisse la loro memoria. Sono il ricordo della loro identità. Quella di uomini che hanno partecipato a conseguire l’unità, che hanno creduto nel valore morale che essa costituiva e combattuto per tale valore. La leggerezza delle loro espressioni contrasta con il peso dell’impegno cui hanno partecipato, di cui sono simboli. Una pesantezza che è quella viscosa della Storia, delle storie, viene a noi tralasciando il proprio peso, sollevandosi leggera e fiera, uno sguardo collettivo che diventa già il nostro mentre lo subiamo, l’unità degli sguardi ritratti verso il futuro.
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